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Intervista a Davide Pagliardini e Davide Farabegoli | Re:cover
D. Pagliardini e D. Farabegoli
Davide Pagliardini – Menu
Davide Pagliardini – Immagine 1
Come è nato il progetto, qual è il concept e come si è evoluto?
Il progetto è nato da una commissione da parte di Lorenzo “Irol” Salvatori, giovane rapper di San Marino, che ci ha chiesto di creare l’immagine del disco.
Il concept iniziale dato da Lorenzo era semplice: voleva fare qualcosa di “classico”, che includesse un microfono, un synth o simili e un taccuino. Insomma elementi simbolici, strumenti del rapper un po’ “old school”.
Siamo partiti quindi facendo alcune bozze della composizione che volevamo ottenere; una volta capiti gli ingombri e gli equilibri dell’immagine abbiamo iniziato a studiare e selezionare i singoli pezzi e ci siamo resi conto che usare gli oggetti reali poteva essere limitativo quindi abbiamo cercato un modo efficace per stilizzare il tutto.
Perché la carta come materiale?
Era da tempo che volevamo fare un progetto con modelli di carta e questa copertina ci è sembrata l’occasione perfetta. In questo modo il volere di Lorenzo di scattare gli elementi che aveva scelto si è evoluto in qualcosa di più “grafico” grazie agli oggetti in carta ed è diventato meno scontato.
Davide Pagliardini – Immagine 1
I modelli hanno dimensioni quasi reali, quindi sembrano, a livello visuale, molto simili agli originali ma hanno un qualcosa in più, o anche qualcosa in meno; nel senso che diventano molto sintetici, sembrano quasi modellati in 3D.
Davide Pagliardini – Immagine 2
In più si può avere un controllo cromatico totale, dovendoli appunto costruire partendo da zero.
Quali sono stati i vostri riferimenti?
Facendo una ricerca iniziale abbiamo trovato i lavori di Dan McPharlin, un artista polivalente che ha fatto tutta una serie di sintetizzatore e altri strumenti in carta e abbiamo preso ispirazione da lui per il modello del synth; il suo lavoro ci ha aiutato molto a rispettare i tempi strettissimi che avevamo per chiudere il progetto. Mentre per quanto riguarda il microfono ci siamo ispirati ad un modello reale molto retrò, che fosse anche di facile costruzione ma esteticamente bello e riconoscibile. Il notebook è stato l’ oggetto più semplice come potete immaginare quindi niente da aggiungere.
Quanto ha influito l’ascolto del disco?
L’ ascolto del disco non è stato così importante, visto che l’idea di Lorenzo era chiara e anche la nostra visione. Il mood del disco è allegro, propositivo, fatto di un rap che viene rispecchiato dall’ idea nella copertina: abbastanza classico ma “fresh”.
Vi piace il disco?


Come vi siete rapportati con IROL? Lo conoscevate già da prima?


È stato presente Lorenzo durante il progetto?


Avevate già pensato voi a qualcosa o lui vi ha subito dato la direzione ”old school”?
Noi volevamo realizzare un certo tipo di immagine; lui ci ha dato degli input tendenti all’ old school. A noi piace, quindi ci siamo trovati da subito.
Ci sono stati dei momenti critici durante la stesura e lo sviluppo del progetto?
Non particolarmente… Diciamo che l’unica criticità è stato il fattore “tempo a disposizione”. Abbiamo creato il pack, dal concept all’ impaginato in una settimana. Considerando la costruzione, lo scatto, e tutto il resto, è stato molto veloce come progetto.
Avete qualche foto di backstage da inviarci?
Certo!
Davide Pagliardini – Immagine 4
Davide Pagliardini – Immagine 5
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Davide Pagliardini – Immagine 7
Davide Pagliardini – Immagine 8
Davide Pagliardini – Immagine 9
Avete scartato delle idee o cambiato radicalmente strada ad un certo punto oppure è andato tutto in modo lineare?
No, è stato tutto molto lineare perché avevamo una forte visione di quello che volevamo realizzare; e comunque non c’ era tempo di cambiare idea.
È la prima volta che fate un lavoro di questo tipo?
Si, è stata la prima esperienza; ci è piaciuta molto e il risultato finale ci soddisfa.
Davide Pagliardini – Immagine 10
Sicuramente ci ha confermato che la carta è un medium che vogliamo usare in futuro… magari animata.
Davide Pagliardini – Immagine 11
Davide Pagliardini – Immagine 12
Davide Pagliardini – Immagine 13
Avete qualche situazione particolare/divertente in cui vi siete trovati pur rinunciando ad andare in spiaggia per completare il progetto?


Quali dischi e copertine vi piacciono e/o vi hanno ispirato?


Siete amanti della musica? Quale?


Il font lo hai creato apposta per quest’album?
Ti interessa il lettering (al di là di quello che hai fatto per questo disco)?
A questa rispondo in particolare io (Davide Pagliardini) visto che il lettering è un po’ la mia specializzazione, mentre l’altro Davide (Farabegoli) essendo fotografo si è occupato più dello scatto. In generale condividiamo ogni fase del lavoro quindi non c’ è una netta distinzione ma il lettering in questo caso è stato creato ad hoc. Le forme derivano dal “taggare” con un fat cap, un particolare tipo di tappo per le bombolette spray che crea forti differenze di spessore nei tratti. In generale, si usano tratti sottili alla base che si fanno molto più spessi nella parte alta, dovuti al movimento del braccio mentre traccia. Naturalmente questo tipo di lettering è stato scelto per rifarsi al mood hip-hop; ci sembravo giusto legare il tutto anche per questo aspetto…inoltre era facilmente realizzabile in carta e l’effetto assicurato.
Davide Pagliardini – Immagine 14
Il lettering mi interessa molto; sono qualche anno che mi ci dedico e studio e sta diventando sempre più presente nel mio lavoro; è una passione che si sposa molto con quello che faccio quindi la coltivo.
  • DAVIDE PAGLIARDINI
    DAVIDE FARABEGOLI
    Irol / Distanze

    a cura di Matteo Crespi e Alessandra De Isabella – 30/05/2016
    Il progettista e il fotografo

    Davide Pagliardini è nato il 9 Maggio 1989.
    Ha studiato a Milano presso la NABA (Nuova Accademia di Belle Arti), dove attualmente insegna.
    Co-fondatore di Trinocle, studio
    indipendente di visual design, lavora presso Uovo Lab, a San Marino, un laboratorio
    creativo che offre uno spazio di appoggio per freelance che si occupano di fotografia,
    art direction, produzione e post produzione video, motion graphics e illustrazione.
    Davide Farabegoli è nato a San Marino.
    Fondatore di Uovo Lab, lavora in questo spazio laboratoriale come fotografo.

    L’artista e l’album

    IROL è Lorenzo Salvatori, ragazzo nato il 24 Maggio 1993 a San Marino, fin da giovane
    interessato alla poesia, alla musica e all’improvvisazione.
    A partire dal 2007 comincia a frequentare l’ambiente Hip Hop e a partecipare a battaglie di freestyle in tutta Italia.
    l’EP Distanze è il suo ultimo progetto, uscito il 20 Novembre 2016.